Individuato il relitto della Roma



Speravano di individuarla in tempo per il 70° anniversario dall'affondamento, e ci sono riusciti: i ricercatori di Bluimage productions, specialisti in documentari su storie di mare relitti, coadiuvati dalla Comex, una delle compagnie più attrezzate del Mediterraneo per le ricerche in alto fondale, hanno identificato il sito in cui giace il relitto della nave da battaglia 'Roma', fiore all'occhiello della Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale, colata a picco da una squadriglia di Dornier 271 della Luftwaffe il 9 settembre del 1943 mentre cercava di raggiungere la Maddalena. 
La possente nave, 240 metri di lunghezza per oltre 44000 tonnellate di dislocamento, si trova, spezzata in due tronconi, a oltre 1200 metri di profondità, nel canyon di Castelsardo, a non molta distanza dall'Asinara. Francesco Scavelli, a capo della missione, ha raccontato: ''L'identificazione del punto di affondamento e l'area di ricerca è stato ottenuto sulla base di uno studio di documenti militari dell'epoca conservati negli archivi della Marina Militare e in modo cospicuo su documenti provenienti da archivi anglo-americani. E' stata individuata una ulteriore importante documentazione storica sulla situazione in corso il 9 settembre 43, alla base della Maddalena, oramai in mano tedesca, e sull'Ammiraglio Bergamini, comandante navale delle forze da battaglia''. 
Ora che il magnetometro ha fornito le coordinate precise del sito, sarà possibile inviare telecamere HD filoguidate e filmare il relitto; le immagini permetteranno di preparare un documentario (Trovate: la Roma) e allestire mostre ed eventi culturali, senza dimenticare il ricordo degli uomini che persero la vita in quella tragedia, almeno 1393 persone delle 2021 imbarcate. In quei momenti terribili, tra l'inizio dell'attacco (alle 15:10), l'impatto della prima bomba a tribordo (15:50) e l'inabissamento (16:11), come raccontano gli archivi della Marina
Moltissimi furono gli episodi di abnegazione per salvare i compagni feriti o gravemente ustionati, così come fu encomiabile l’opera degli ufficiali e dei sottufficiali i quali, con la loro sicurezza e tranquillità, riuscirono a mantenere la calma e l’ordine nelle zone colpite dalle bombe e dagli incendi sviluppatisi.
Molti persero la vita pur di dare soccorso ai compagni che erano rimasti intrappolati in zone della nave colpite e dalle quali non avrebbero potuto trovare scampo. Allorché fu evidente che la corazzata era ormai in procinto di affondare, gli ufficiali ed i sottufficiali avviarono verso poppa il personale, aiutando i feriti più gravi.



Commenti

  1. Che la notizia del ritrovamento della Corazzata Roma sia avvenuto, è inequivocabile. Stando alle notizie pubblicate su quotidiani locali come la Nuova Sardegna http://lanuovasardegna.gelocal.it/foto-e-video/il-ritrovamento-del-relitto-della-corazzata-roma-1.5362844 , non si parla di Comex o altri. Il rinvenimento è ad opera dell'ing. Guido Gay della Gaymariner ecc. ecc.
    Le coordinate sono registrate in un'ordinanza ( 35/12 della Capitaneria di Porto Torres) e qualche appassionato le ha inserite in wikimapia. Sarà interessante vedere quanti relitti troveranno durante tutte le operazioni di mappatura del relitto
    Da qui a settembre.
    Virgilio Gavini

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