Quattro cannoni del XVIII secolo nelle acque del porto di Napoli

Mi sembra interessante segnalare la notizia, comparsa sul Mattino di Napoli del 6 giugno 2008, del ritrovamento di quattro cannoni in ferro nelle acque del grande bacino portuale partenopeo. Non è il primo rinvenimento di questo genere nell'area, ed effettivamente si è portati a pensare che le acque del porto napoletano nascondano più di un segreto.


Ecco la notizia:

Quattro cannoni in ferro ad avancarica presumibilmente del 18° secolo sono stati rinvenuti nel porto di Napoli nello specchio di mare antistante il molo 15 dagli operatori subacquei Mario e Francesco Rosiello. L’ingegnere Armando Caròla, esperto nel recupero di reperti storici e artistici dai fondali, esprime però la preoccupazione che non si dia il dovuto rilievo all’evento «per non disturbare il ritmo dei lavori di ampliamento del porto e del traffico marittimo». Tre dei cannoni (a 13 metri di profondità) facevano parte di una nave, una delle tante affondate e che insieme alle centinaia di reperti rinvenuti costituiscono il più grosso patrimonio culturale sommerso legato alla navigazione, forse del mondo, ma certamente del Mediterraneo. Centinaia di relitti e reperti risalenti persino all’ottavo/nono secolo avanti Cristo. Per Carola «bisogna proteggere questa pagina della storia mondiale». (Fonte: Il Mattino)

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