Addio al comandante Raimondo Bucher


Si è spento ieri, 9 settembre, all'età di 96 anni, il comandante Raimondo Bucher: pilota d'aviazione, sportivo, subacqueo, campione di apnea e pioniere della fotocinematografia sottomarina, autore di numerosi libri e ingegnoso inventore di numerose innovazioni dedicate all'esplorazione degli abissi.
Per quasi 70 anni si è immerso nelle acque di mezzo mondo, ottenendo grandi premi e riconoscimenti e conquistandosi un posto di rilievo nell'empireo della subacquea italiana.
Nel 1956 diede il suo grande contributo all'archeologia subacquea con le prime leggendarie foto dell'area sommersa di Baia e del Portus Julius, scattate mentre era in volo con il suo aereo P-51.
Ci piace ricordarlo riportando quanto egli stesso raccontò in un'intervista, parlando della sua scoperta.
"Dopo la guerra, era il 1956, uscivo in pattuglia acrobatica sul mare partendo dall'aeroporto di Capodichino.Dall'alto, in una giornata di straordinaria limpidezza del cielo e del mare, mi apparvero forme sottomarine simmetriche e regolari. Mi incuriosii e, intuendo che si doveva trattare di resti sommersi, scattai dal cielo delle fotografie, che ancora oggi, per la loro limpidezza, restano ineguagliate. Dopo lo sviluppo, la sorpresa: appariva inequivocabilmente la forma di mura, strade, costruzioni, che non potevano che essere antiche.Volli subito fare una verifica e mi immersi nelle acque del golfo di Pozzuoli. Era incredibile: a poca profondità e dove transitavano ed ormeggiavano imbarcazioni di ogni genere, apparivano mosaici di indescrivibile bellezza, strutture di abitazioni, strade, imponenti colonne."

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