L'Italia a un passo dalla ratifica della Convenzione Unesco


Sembra davvero che manchi poco: a quasi un anno dall'entrata in vigore della Convenzione, e con un imbarazzante ritardo nella ratifica rispetto agli paesi firmatari, finalmente anche l'Italia decide di impegnarsi sul fronte internazionale per la tutela del proprio patrimonio storico e archeologico subacqueo. Martedì 30 settembre è stato infatti approvato dal Senato italiano il disegno di legge n.1739 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, con Allegato, adottata a Parigi il 2 novembre 2001, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno”.
In questo modo anche l'Italia che, nonostante avesse avuto un ruolo determinante nella creazione della Convenzione a Parigi, si era poi defilata al momento della ratifica, si adegua alle nuove direttive e tendenze internazionali in maniera di Tutela del Patrimonio, approvando anche l'importante annesso contenente tutte le linee guida approvate.
A onor del vero, va ricordato che la recente legislazione in maniera di Beni Culturali tiene ampiamente in conto la Carta di Parigi: tuttavia, la mancata ratifica metteva un paese come l'Italia, depositario di un patrimonio archeologico subacqueo, oltre che terrestre, di primaria importanza sullo scenario mondiale, in una posizione spiacevole.




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