Claudio Mocchegiani Carpano nominato Ispettore Onorario per le problematiche dell'Archeologia Subacquea

Arriva direttamente dal sito del MIBAC la notizia della nomina a Ispettore onorario per l'archeologia subacquea per Claudio Mocchegiani Carpano, già direttore dello STAS e senza dubbio uno degli uomini più rappresentativi dell'archeologia sottomarina italiana negli ultimi trent'anni.
Di seguito, la comunicazione ufficiale



Il dott. prof. Claudio Mocchegiani Carpano, già archeologo subacqueo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e già Direttore Scientifico del Progetto Archeomar, è stato nominato “Ispettore Onorario per le problematiche dell’Archeologia Subacquea” .





II Direttore Generale alle Antichità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prof. Stefano De Caro, in concomitanza con il pensionamento, ha nominato l'archeologo dr. prof Claudio MOCCHEGIANI CARPANO, uno dei maggiori esperti italiani nel settore, Ispettore Onorario per le problematiche dell' Archeologia Subacquea. Al fine di potersi avvalere della sua esperienza e conoscenza pluriennale di questo importante ambito della ricerca, che e in una fase di crescente sviluppo.

II dr. prof C. Mocchegiani Carpano, esperto di topografia antica, allievo del prof. Ferdinando Castagnoli dell'Università di Roma La Sapienza, ha svolto negli anni numerosi incarichi. nell'ambito della Soprintendenza Archeologica di Roma dove ha diretto, tra l'altro, gli scavi dei collettori sotterranei del Colosseo, le ricerche nel Palatino sotterraneo e ha condotto 10 scavo del grande complesso portuale romano presso Testaccio. 

Nel 1986 ha contribuito alla creazione del Servizio Tecnico per l'Archeologia Subacquea,del Quale sarà poi il Direttore, organo centrale di consulenza tecnico scientifica delle Soprintendenze italiane. In qualità di archeologo subacqueo e in stretta collaborazione con i subacquei dell' Arma dei Carabinieri , coordinati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, con la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e la Guardia Costiera e’ stato protagonista di migliaia di immersioni su siti archeologici effettuando numerosi interventi di salvaguardia e recupero ( tra l’altro il recupero dei reperti bronzei dal mare di Brindisi e più di recente l'intervento di salvataggio di migliaia di monete in oro e argento dal relitto ottocentesco del "Polluce" all'isola d'Elba) e ha organizzato, per gli operatori subacquei delle FF.O, corsi di formazione. 

E' stato coordinatore della convenzione stipulata con la Marina Militare per l'uso dei Cacciamine nella ricerca archeologica negli alti fondali 

Per conto del Ministero e in relazione. ad accordi intenzionali, ha partecipato e diretto indagini subacquee nel Mar Nero, in Tunisia nel silo di Cartagine e più di recente in Libia. 

. Ha avuto l’incarico della coodirezione scientifica della prima fase del progetto Archeomar per il censimento dei siti archeologici sommersi (Campania. Calabria. Basilicata, Puglia). Nei primi mesi del 2009 ha diretto, a Santiago, un corso teorico-pratico per archeologi subacquei del Ministero della Cultura Cilena per conto dell’'Istituto Italo-Latino Americano del Ministero degli Esteri. 

Da più di dieci anni è docente di Archeologia Subacquea presso l'Università degli Studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa" , dove dirige ogni anno, nell'isola di Procida. un campo scuola didattico subacqueo. Svolge corsi e seminari presso l'Università di Roma "Tor Vergata e la LUMSA. E' attualmente il direttore scientifico del Centro di Coordinamento delle Prospezioni Archeologiche Subacquee di Roma .



fonte dati: Direzione Generale per le Antichità

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