Allarme per le navi romane di Pisa

E' sempre più preoccupante la situazione delle navi di San Rossore: il grande congiunto di relitti romani venuti alla luce nel 1998 durante lavori ferroviari per la stazione di Pisa - San Rossore, infatti, è sempre più abbandonato, e le risorse, diminuite di anno in anno fino ad oggi, presto non basteranno neppure a sostenere le spese di guardiania. Sono ormai fermi tutti i lavori di scavo, e sono stati ridimensionati tutti i grandi progetti che intendevano fare delle navi di Pisa un grande centro di ricerca dell'archeologia navale e un grande attrattore turistico per una città che concentra i flussi quasi solo nel Campo dei Miracoli.
Le dichiarazioni rilasciate da Andrea Camilli, il direttore scientifico del cantiere, a Repubblica sono allarmanti: a fronte del milione di euro annui stanziato inizialmente, alle navi di Pisa sono arrivati sempre meno fondi, fino ai 300.000 euro degli ultimi due anni ed agli appena 20.000 previsti per il prossimo anno; se così sarà, si arriverà letteralmente al "collasso", e si rischierà di perdere un patrimonio archeologico di incredibile valore, miracolosamente scampato al flusso dei secoli grazie alle felici condizioni offerte dai fanghi e dalle sabbie umide che hanno sigillato il tutto.
Dal Comitato degli Amici dei Musei d'Italia è stato lanciato un appello affinché il sito possa trovar spazio tra i luoghi considerati dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, e possa ricevere maggiori attenzioni. Per firmare la petizione online, grazie all'impegno del quotidiano il Tirreno, basta cliccare qui . 

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