Il lieto fine del caso Odyssey: la Spagna otterrà la restituzione del tesoro della Mercedes
Quasi cinque anni fa 594.000 monete d'oro e argento, recuperate dalla compagnia americana Odyssey Marine Exploration fra i resti di un relitto posatosi sui fondali allo sbocco dello Stretto di Gibilterra, prendevano il largo e venivano rapidamente trasportate negli Stati Uniti.
La perdita del gigantesco tesoro, che, come si vide, faceva parte del carico di una fregata spagnola, la Nuestra Señora de las Mercedes, affondata nel 1804 in seguito ad un attacco da parte della flotta britannica, ebbe subito larga risonanza mediatica, e ben presto il Governo di Spagna intraprese una dura battaglia legale per ottenere la restituzione di quello che, a rigor di legge, faceva parte del proprio patrimonio, essendo caricato a bordo di una nave da guerra battente bandiera spagnola.
Ora, dopo una lunga trafila di successi e delusioni, scontri e ricomposizioni, il giudice del Tribunale d'Appello di Atlanta ha dato ragione alla Spagna, obbligando di fatto l'impresa americana alla restituzione dell'imponente tesoro. Anche se probabilmente l'ultima parola non è ancora stata ufficialmente scritta, in quanto Odyssey potrebbe ancora appellarsi alla Corte Suprema (il che è molto improbabile, secondo l'ambasciatore spagnolo a Washington), la sentenza è di fatto una decisione storica, che corona lo sforzo congiunto di politici, avvocati, giuristi e archeologi iberici, i quali hanno trovato la strada legale per ottenere giustizia e al tempo stesso hanno prodotto la documentazione scientifica necessaria per confermare che le monete provenivano dalla Mercedes. Fondamentale, da parte americana, è stato l'appoggio scritto fornito nel 2009 direttamente dall'amministrazione del Presidente Barack Obama, che aveva ufficialmente appoggiato la causa spagnola.
Per la Spagna, come ha dichiarato l'ex ministro della Cultura César Antonio Molina, è stata una vera e propria questione di onore. Per l'archeologia subacquea, la vittoria legale costituisce un precedente fondamentale nell'ottica della tutela del Patrimonio Archeologico Sommerso e della protezione dalla spoliazione e dai saccheggi che possono essere messi in atto da compagnie sempre più ricche e munite di mezzi.
Queste compagnie che voi defitite saccheggiatrici di patrimoni portano alla luce cose che voi non avreste mai potuto vedere altrimenti!!!...e poi parlate di onore e usate tante belle paroline ma quando i conquistadores spagnoli massacrarono le tribù indigene nate e cresciute su quelle terre???? allora cosa facciamo gli facciamo restituire tutto!!! Non dico assolutamente che dovevano tenersi il tesoro loro..no..ma hanno speso quasi 3milioni di dollari per recuperare il tutto e la Spagna don gli darà neanche un cent...Questo vi sembra giusto??A cosa ti serve un patrimonio archeologico sommerso se non ne conosci l esistenza..si si onore diritto bisognerebbe piuttosto chiarire meglio le leggi che regolamentano queste esplorazioni e comunque rimborsare come minimo le spedizioni perche se non sono loro a fare queste scoper te CHI LO FA ?? Che gli stati inizino a finanziare queste cose e non l industrie di guerra e cazzate varie.Ciao
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