Ravenna, inaugurato il parco archeologico del Porto di Classe
Un nuovo, importante, parco archeologico, un percorso
espositivo all’interno di un’area di 10.000 metri quadri, un vero e proprio
gioiello a disposizione di chi si interessa di archeologia dei porti e dei
commerci marittimi: è l’Antico Porto di Classe, ad appena 7 km da Ravenna e a
poca distanza da alcuni dei suoi monumenti più noti.
Lo scalo, voluto da Augusto, da subito fondamentale
nel quadro del controllo navale
militare dell'Adriatico, e ben presto anche base commerciale e luogo di transito di mercanzie, rimase un punto strategico nel Mediterraneo e un crocevia vitale di
uomini, merci, tecniche e conoscenze ben oltre la caduta dell’Impero.
Il nuovo percorso espositivo, inaugurato alla presenza
del Ministro Franceschini, rende oggi fruibili vasti settori dell’area
portuale, rimessi in luce dagli archeologi a partire dagli anni Settanta del
secolo scorso, e da oltre un decennio al centro di feconde campagne di ricerca
e preziosi lavori di valorizzazione di concerto con Università di Bologna e
Soprintendenza Archeologica, grazie al sostegno della Fondazione RavennaAntica.
E’ solo un primo passo, per la Fondazione, che già si
occupa di alcuni dei siti più significativi dell’aera ravennate, e per la quale
il Ministro ha avuto parole di vivo apprezzamento: presto sarà il turno dei
nuovi scavi di San Severo e del Museo, che troverà spazio nei suggestivi ambienti un vecchio zuccherificio a pochi passi dalla Basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Nel corso della visita, nel nuovo sito, è possibile
immergersi tra strade, magazzini e strutture di approdo e ormeggio; la gran parte delle
evidenze archeologiche musealizzate appartengono al V-VI secolo d.C., periodo
in cui l’area di Ravenna e del porto di Classe, distante ormai una decina di
chilometri dal suo mare, fu uno dei
grandi poli di sviluppo e cultura dell’Occidente; non mancano, comunque, tra i
reimpieghi, numerosi reperti
archeologici risalenti ai livelli più antichi di vita dello scalo portuale.
Non sono molti i luoghi in cui è possibile cogliere
così da vicino un mondo straordinario ma complesso come quello delle attività marittime nella Tarda Antichità. Il nuovo parco archeologico consente di
osservarne con attenzione veri e propri spaccati, anche per mezzo di un
allestimento ben pianificato, studiato per incidere il meno possibile sui
delicati livelli archeologici, e al tempo stesso per calarsi direttamente al centro di una
realtà lontana nel tempo.
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