Due relitti del XIX secolo ritrovati durante le ricerche del Boeing scomparso di Malaysia Airlines

Uno dei disastri aerei più strani degli ultimi anni, la misteriosa scomparsa del volo Malaysia Airlines MH370 l'8 marzo 2014, ha recentemente permesso di identificare due relitti navali del XIX secolo.
L'infruttuosa ricerca dei resti del Boeing 777-200ER malese, improvvisamente sparito dai radar mentre trasportava 239 persone da Kuala Lumpur a Pechino, ha infatti regalato la magra consolazione di qualche inattesa scoperta dai fondali. 

Tra il 2015 e i primi mesi del 2017, la compagnia di ricerca in alto fondale Fugro ha svolto indagini su un'area vastissima dell'Oceano Indiano, con l'ausilio di Side Scan Sonar, Multibeam, AUV e ROV.

Il primo relitto identificato, a una profondità di 3900 metri e a oltre 1400 miglia dalle coste australiane, è stato documentato grazie a una battuta di oltre 12.000 foto, per mezzo di un veicolo autonomo: sono stati così riconosciuti ammassi di elementi metallici, ancore di tipo ammiragliato, segmenti di catena,  chiodi, rinforzi, giunti, anelli dell'alberatura, una cisterna di ferro e un grande carico di carbone, il tutto sparso su un'area estesa 630x460 metri; i resti, cioè, di una nave esplosa con il suo carico durante la lunga traversata tra Città del Capo e l'Australia o il Sud-Est Asiatico; forse il brigantino W. Gordon, naufragato nel mezzo dell'Oceano Indiano nel 1876, mentre era in viaggio tra Glasgow e Adelaide, o il brigantino a palo Magdala, colato a picco nel 1882 durante un

Il secondo relitto, localizzato a 36 km di distanza dal precedente, e posato su un fondale a 3732 metri dalla superficie, è invece stato documentato tramite AUV e ROV, grazie alla collaborazione da parte della nave da ricerca cinese Dong Hai Jiu 101. Si tratta di un brigantino a palo in ferro, a due ponti, in buono stato di conservazione, lungo 75 metri; anche in questo caso, un carico di carbone riempiva la stiva, ed è stato possibile il prelievo di campioni per mezzo del ROV. Potrebbe trattarsi della Lake Ontario, affondata sulla rotta  tra Liverpool e Wellington nel 1898, ma la lista di naufragi compatibili con il punto di rinvenimento e la consistenza dei resti è relativamente lunga. 

Il report del Western Australia Museum, corredato da splendide fotografie e approfondimenti sui singoli elementi identificati, è disponibile gratuitamente a questo link.


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