Portogallo, nuove anfore romane dall'Algarve

C'è anche un'anfora Dressel 1 di produzione tirrenica, in eccellente stato di conservazione, tra i materiali rinvenuti in una nuova campagna di ricerche archeologiche subacquee sul letto del Rio Arade, in Portogallo. 

Grazie a un protocollo d'intesa tra Museo di Portimão, Università di Lisbona e Università delle Azzorre, infatti, tecnici e archeologi sono impegnati in questi giorni alla foce del fiume Arade, in Algarve, in un luogo in cui ripetute campagne, a partire dagli anni Settanta del Novecento, hanno rivelato l'esistenza di un vero punto chiave per i commerci marittimi e le navigazioni tra Mediterraneo e Atlantico, con aree di ancoraggio e testimonianze di naufragi. 

Anticamente navigabile per un lungo tratto, l'Arade è stato via privilegiata di penetrazione verso l'entroterra portoghese ed eccellente riparo naturale dalle insidie dell'Atlantico, in un tratto della costa d'Algarve oggetto di intense frequentazioni dall'età antica a quella contemporanea.

Le Dressel 1 tirreniche sul fondo del fiume non cambiano la storia, beninteso (se ne conoscono altre, lungo le coste atlantiche, anche in contesti ben più lontani dal Mediterraneo), ma offrono un'affascinante prova, tra le tante, degli interessi marittimi di Roma ben oltre le colonne d'Ercole.




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