Grado, si sblocca il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea dell'Alto Adriatico

Da quasi trent'anni, Grado attende il completamento del Museo Nazionale di Archeologia Subacquea dell'Alto Adriatico, istituito per offrire una sede allo straordinario relitto della Iulia Felix, scoperto nel 1992, e ai numerosi reperti rinvenuti nelle acque della zona. 

Inaugurato e richiuso a più riprese, parzialmente aperto per mostre temporanee ma mai di fatto operativo a tutti gli effetti, oggetto di uno spinoso contenzioso tra Comune e Ministero della Cultura, il Museo sembra finalmente pronto ad aprire i battenti in via definitiva, grazie all'accordo raggiunto con la Direzione Generale Musei del MiC e la Direzione Regionale del Musei del Friuli Venezia Giulia, alle quali l'amministrazione comunale ha espresso sinceri ringraziamenti.

Per la cattedrale nel deserto, sul lungomare di Grado, come fu definito il Museo anche in anni recenti dalla stampa, si apre adesso una stagione nuova. Friulani e turisti potranno finalmente ammirare i resti della nave che nel III secolo a.C. si inabissò con tutto il suo carico di anfore di salagioni e di frammenti di vetro destinati alle botteghe artigianali di Aquileia, mentre archeologi e studiosi avranno a disposizione una nuova casa per i materiali della zona, in cui nuovi progetti stanno documentando altri, interessanti, relitti.







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