Infiltrazioni d'acqua marina, l'ARQVA di Cartagena chiude per sei mesi

Chiude per sei mesi l'ARQVA, lo straordinario Museo Nazionale Spagnolo di Archeologia Subacquea inaugurato nel 2008 sul fronte del porto di Cartagena e vero e proprio simbolo di una fase di grande sviluppo per l'archeosub nella Penisola Iberica.

La motivazione del provvedimento di chiusura è legata a urgenti e necessari lavori di ristrutturazione, ma la storia ha davvero dell'incredibile: il Museo ARQVA, pluripremiato capolavoro di architettura contemporanea e suggestivo luogo di conservazione e di esposizione per migliaia di reperti archeologici recuperati nelle acque spagnole (compreso il famoso "tesoro" della fregata Mercedes, strappato dalla Spagna alla compagnia privata che se ne era appropriata dopo una lunga battaglia legale internazionale), è interessato da una consistente quanto preoccupante serie di infiltrazioni di acqua marina.

Colpa del progetto stesso di costruzione, secondo quanto riporta El País, e delle modalità di realizzazione per un Museo che è in parte scavato nel sottosuolo, a una profondità di 4 metri all'interno di una colmata artificiale realizzata in pieno porto di Cartagena; anche se il progetto iniziale è stato modificato, e non è mai stata realizzata l'incredibile parete frontale vetrata aperta verso la baia che avrebbe dovuto offrire ai visitatori la vista diretta del mare come in un acquario, la pressione dell'acqua si scarica comunque in maniera imponente sulle strutture; il Mediterraneo si è fatto così lentamente strada, in poco più di un decennio, all'interno dei muri di contenimento spessi 150 cm ma evidentemente non sufficienti alla tenuta stagna degli ambienti sotterranei, l'umidità è cresciuta e l'acqua ha iniziato a invadere i locali.

Il problema, d'altronde, era emerso già durante i lavori di costruzione ed era stato solo in parte tamponato da una rete di canali di scarico dell'acqua; canali che col tempo sono stati otturati da depositi salini e hanno smesso di funzionare. Saranno proprio le canalizzazioni della rete di drenaggio ad essere interessate ora da un intervento di risistemazione, con la speranza di risolvere, almeno temporaneamente, le difficoltà del Museo, e di limitare il più possibile i danni che l'eccessiva umidità potrebbe arrecare ai delicati reperti custoditi nell'edificio. 




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