Un nuovo Museo del Mare, a Elsinore - Danimarca
C'è del nuovo in Danimarca: ha aperto i battenti ieri, con una sontuosa cerimonia di inaugurazione, il nuovo Museo Marittimo nazionale danese, nella splendida cittadina di Elsinore, laddove Shakespeare decise di ambientare la vicenda del suo Amleto, a 40 km da Copenaghen e a meno di 5, via mare, dalle coste svedesi di Helsingborg.
Il Museo (M/S Maritime Museum of Denmark - sito ufficiale) raccoglie in una cornice nuova e avveniristica (frutto di massicci investimenti e del coinvolgimento di architetti di fama internazionale) testimonianze e documenti del ruolo cruciale del mare e della navigazione per un Paese chiamato da secoli al controllo delle grandi vie di comunicazione marittima del Nord Europa, tra il Mare del Nord e il Baltico, lungo lo Skagerrak e il Kattegat.
Your life depends on shipping. The world depends on shipping. It always has. Via shipping and the trade and cultural exchanges it is part of, Denmark has always been connected to the rest of the world. This is the history and contemporary life that unfolds at M/S Maritime Museum of Denmark.
Così gli esperti di comunicazione del Museo hanno inteso presentare il senso della nuova struttura al pubblico, spiegando che tra le architetture ardite e le installazioni tecnologiche più avanguardistiche troveranno spazio di volta in volta numerose esposizioni temporanee.
Si comincia con Our Sailors, dedicata alla figura del marinaio nell'immaginario collettivo, attraverso i linguaggi del marketing, della moda, della letteratura, in un viaggio che unisce lungo uno stesso filo i flaconcini di profumo con maglietta a righe di Jean Paul Gaultier e una splendida citazione di Anacarsi:
Ci sono tre tipi di uomini: i vivi, i morti, e i marinai
Contemporaneamente, si riflette sulla vita del marinaio e sulle famiglie che chi va per mare lascia alle proprie spalle nella mostra The Gate to the World , sulla vita di bordo lungo il percorso Aboard, e ancora sul commercio marittimo del tè visto come prima grande globalizzazione (Tea Time - The first globalization), sulle navi di tutti i tempi, sul posizionamento e l'orientamento in mare, sul riuso di relitti (per una lista completa delle esposizioni fino al 2015, click qui).
La Danimarca, insomma, dopo aver fatto scuola nell'archeologia navale con i lavori di Roskilde e dopo aver assunto un ruolo di primo piano anche nell'alta formazione in archeosub, con il master universitario di Esbjerg, si arricchisce di un nuovo grande gioiello. Una scommessa sulla cultura e sul mare che non potrebbe essere più giusta
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