Svezia, saccheggiato il relitto cinquecentesco di Dalarö

Tra le isole dell'arcipelago di Stoccolma, a una profondità di 28 metri, nel 2017 è stato localizzato e documentato dagli archeologi del National Maritime Museum il relitto di una nave mercantile databile al XVI secolo, di probabile fabbricazione svedese, destinata al trasporto di materiale ferroso e in particolare di ferro Osmond, di cui sono state rinvenuti circa trenta barili.

Carichi di questo tipo di ferro, prodotto soprattutto in area scandinava ed esportato verso Germania e Olanda sotto forma di sfere ricavate dalla raffinazione della ghisa grezza in fornaci apposite, sono noti solo in altri due naufragi, sempre dalle acque del Baltico.

La nave, in ottime condizioni di conservazione come buona parte dei relitti lignei della zona, grazie alle particolari condizioni di salinità e temperatura del Baltico che proteggono scafi e sovrastrutture dall'azione distruttrice di xilofagi e teredini, presenta ancora l'albero maestro in posizione di navigazione, è lunga circa 20 metri e larga 7,5, e si caratterizza per elementi di carpenteria navale a metà tra le tecniche di costruzione medievale e quelle dell'età moderna: un prezioso fossile guida, insomma, di un'età di grandi trasformazioni, in grado di raccontare con notevole livello di dettaglio il trasporto di metalli grezzi e raffinati tra Svezia e Finlandia intorno alla metà del Cinquecento.

Nonostante la decisione di mantenere segrete le coordinate del relitto, però, i saccheggiatori sono riusciti a localizzare il sito, e nel corso di ripetute immersioni hanno sottratto ceramiche e reperti significativi protetti per cinque secoli dalle fredde acque del Baltico: questo è quanto hanno rilevato gli archeologi subacquei coinvolti nello studio del relitto, da poco ritornati a esplorare lo scafo. "Quello che è avvenuto è molto triste: è stato come strappare pagine da un libro; ora ci resta la copertina, ma abbiamo perso per sempre il contenuto", ha dichiarato alla stampa Jim Hansson, l'archeologo che da anni coordina le operazioni sul sito. Il saccheggio si sarebbe apparentemente protratto per diversi mesi, con un danno estremamente grave per il patrimonio.



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