Campo scuola di Archeologia Subacquea a Mozia

Segnaliamo con piacere la notizia di un interessante Campo Scuola di Archeologia Subacquea previsto nell'area di Mozia (Trapani). Di seguito il comunicato ufficiale:


La SYS Soc. Coop. a r. l., società di servizi per l’archeologia con pluriennale esperienza nel campo degli scavi archeologici, al fine di favorire la valorizzazione del patrimonio archeologico siciliano attraverso attività di indagini sul territorio, organizza, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del Mare ed in convenzione con la stessa, un campo scuola di archeologia subacquea nell’area della cosiddetta “strada sommersa di Mozia” Marsala, Tp.
 L’iniziativa è rivolta a tutti i laureati, laureandi o studenti  intenzionati a effettuare un’esperienza nell’ambito delle campagne di scavo archeologico subacqueo, avente come fine ultimo quello di valorizzare e promuovere il territorio.

Il sito
Una delle attrattive maggiori nella visita dell’isola di Mozia, sede di una delle più note colonie fenicio-puniche del Mediterraneo, è senza dubbio la cosiddetta “strada sommersa”, che, seguendo un percorso pressoché rettilineo verso nord, attraversa il tratto settentrionale dello Stagnone di Marsala e collega la Porta Nord del circuito murario cittadino con l’antistante costa in prossimità della contrada di Birgi.
 La rinomanza della strada è dovuta a due fattori dominanti. Da un lato la sua presunta antichità che ne farebbe risalire la costruzione all’epoca della città fenicio-punica e dall’altro la sua speculare “modernità” dovuta alla sua utilizzazione fino in epoche recenti per il trasporto dell’uva dall’isola ai palmenti di Birgi con i tipici carretti siciliani, nella variante marsalese dalle altissime ruote, tirati da poderosi muli.
 Tuttavia modernità ed arcaicità del manufatto non sono state appurate con accuratezza scientifica al di là di limitati interventi ad opera della missione archeologica inglese guidata da B. Isserlin negli anni ’70 del secolo appena finito.
Dalla documentazione aerofotografica risultano, infatti, due anomalie macroscopiche, in corrispondenza delle due estremità della strada. Si tratta di due enormi banchi di sedimento sabbioso, dovuti ad un processo di accumulo naturale, prodotto verosimilmente dai venti e dalle correnti dominanti.
Le indagini archeologiche recentemente intraprese dalla Soprintendenza del Mare con un finanziamento della Provincia Regionale di Trapani ed il supporto tecnico-scientifico della SYS, hanno rilevato che la strada, costruita intorno alla metà del VI sec. a.C., è impostata su un argine o terrapieno artificiale, lungo m 1715, a sezione trapezoidale, generalmente largo circa m 12,5 alla base e 7-8 alla sommità. E’ interessante notare che tale dimensione corrisponde a quella della strada che dalla Porta Nord conduceva verso l’interno dell’isola. La strada sommersa ne rappresenta, quindi, la continuazione permettendo, parimenti, il transito di due carri affiancati.
Il piano pavimentale della strada oggi sommersa doveva trovarsi, nel periodo di vita della colonia fenicio-punica di Mozia, ad una quota superiore al livello del mare di allora non ancora perfettamente quantificabile (ricerche sono in corso nell’ambito di una collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e l’Università di Milano “Bicocca”). Tale pavimentazione, dello spessore di ca cm 20–30, era costituito da un battuto compatto di ciottoli di fiume di piccole e medie dimensioni, frammisti a grandi lastre in calcare di forma irregolare. Al di sotto vi era una preparazione costituita da uno strato di piccoli ciottoli e ghiaia.
Dalle indagini sinora condotte  si evince anche che la “strada” doveva avere  anche la funzione di una vera e propria diga artificiale, argine vero e proprio contro le correnti settentrionali a protezione dell’approdo che abbiamo messo in luce nei pressi della costa di Mozia in prossimità della Porta Nord.
L’ approdo è costituito da una banchina leggermente inclinata, realizzata con grandi blocchi di tufo, che poteva servire da scalo di alaggio con annessa banchina di carico e scarico merci. Di questo sistema portuale recentemente messo in luce è stata scavata soltanto una piccola porzione.
Le campagne prossime saranno dedicate all’esplorazione dell’intero sistema banchinato. 
Descrizione sintetica delle attività dei campi scuola:
Il programma del campo scuola prevede attività di scavo archeologico, ricognizione, laboratorio ceramico ed escursioni guidate, oltre a seminari tenuti da esperti del settore.

 Info e Costi:
Sull'isola:
Soggiorno sull'isola negli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione "G.Whitaker", vitto compreso:
1 settimana: 600€, 2 sett. 1000€

Sulla terraferma:
Partecipare da esterni provvedendo autonomamente a vitto e alloggio (diversi i B&b nelle immediate vicinanze dell'imbarcadero).
1 settimane, 250€, 2 sett. 350€

Offerte speciali gruppi:
Gruppi di 5 persone: 1 partecipa gratis
Gruppi di 3 persone: sconto del 20% sul totale.

Per informazioni ed iscrizioni registrati nell'apposito form o invia una mail all'indirizzo: info@sys.eu

Per contatti diretti telefonare ai seguenti numeri:
Giuseppe Genchi: 3332347457
Pietro Lo Buglio: 3203306992

Commenti

Post più popolari