Tre scoperte subacquee nella top10 dell'American Institute for Archaeology del 2014

Tre delle dieci maggiori scoperte del 2014  provengono dal mondo dell'archeologia subacquea: la classifica stilata dall'Archaeology Magazine, il mensile dell'American Institute for Archaeology dedicato al grande pubblico, infatti,  vede tra le Top10 Discoveries dell'anno che si sta chiudendo un relitto, una basilica sommersa e gli antichissimi resti umani dei cenotes dello Yucatan.

Il relitto da top10 sarebbe quello dell'HMS Erebus, una delle due navi della spedizione di Franklin verso il Passaggio a Nord Ovest, affondata nelle gelide acque dell'Artico nel 1845. Le autorità canadesi, che hanno sostenuto lo sforzo degli archeologi coinvolti in una ricerca durata decenni, hanno dato grande rilievo alla scoperta: il rinvenimento infatti potrebbe avere risvolti politici importanti, fornendo un puntello importante alle rivendicazioni del Canada su uno spicchio di Polo Nord; ghiacci inospitali poco considerati nello scacchiere geopolitico, ma ora sempre più importanti in virtù dei ricchi giacimenti di petrolio e gas naturale che sembrano custodire. 

Nei cenotes dello Yucatan, invece, e in particolare sul fondo dell'Hoyo Negro, a 45 metri di profondità, resti umani antichissimi sembrano poter riscrivere la storia del popolamento delle Americhe. Il rinvenimento di uno scheletro relativo a una giovane donna di 15/16 anni, nel 2007, in particolare, ha fornito elementi di grande interesse: Naia, come è stata ribattezzato lo scheletro, avrebbe 13.000 anni, oggi; i risultati dello studio del dna mitocondriale, diramati quest'anno, hanno mostrato le strette relazioni con i ceppi di popolazione degli indigeni americani, fornendo un nuovo tassello fondamentale nella preistoria americana.

In Turchia, infine, sul fondo del lago Iznik, un survey svolto da un elicottero ha permesso agli archeologi di riconoscere i resti sommersi di un grande edificio; la struttura, chiaramente leggibile nella sua articolazione, appare essere una basilica di età bizantinaSi procederà ora a studi approfonditi per consentire la musealizzazione in situ di questo nuovo giacimento archeologico sommerso.




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