Archeologia subacquea, ora la Cina fa sul serio: varata una nuova nave per la ricerca in alto fondale
Oggi l'Istituto ha annunciato di aver completato i test in mare della Tansuo San (Exploration 3), una grande unità navale esclusivamente dedicata alla ricerca in alto mare, in grado di operare anche nelle regioni polari grazie a caratteristiche strutturali da rompighiaccio. I numeri sono importanti: la Tansuo San, con una lunghezza fuori tutto di 104 m e una stazza di 10.000 tonnellate, potrà svolgere missioni molto lunghe, grazie anche al sistema propulsivo diesel-elettrico dotato di 2 motori da 4500 kW e 4 generatori da 3000 kW, in grado di estendere il suo raggio d'azione fino a 15.000 miglia nautiche.
La nave ospiterà un equipaggio di 32 persone e fino a 48 archeologi, tecnici e studiosi, oltre a ROV, AUV, sottomarini e droni che potranno essere calati direttamente in mare da un moonpool, un pozzo di accesso all'acqua al centro dello scafo. Laboratori e aree dedicate alla stabilizzazione dei reperti sono stati previsti, così come argani e gru per la gestione dei recuperi anche in alto fondale.
Non sono noti per il momento altri dettagli tecnici, ma certamente le acque del gigante asiatico potranno presto regalare sorprese.
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